A gennaio 2023 grazie alla Galleria Fumagalli Anne e Patrick Poirier tornano a Milano per un progetto espositivo a cura di Lóránd Hegyi e Angela Madesani, dedicato alla Divina Commedia di Dante Alighieri e realizzato con il patrocinio di Institut Français Milano. Seguendo la suddivisione del poema, la coppia di artisti ha dedicato a Inferno, Purgatorio e Paradiso un corpus di opere capaci di restituire una personale e moderna riflessione e interpretazione del viaggio dantesco nel mondo ultraterreno. Ogni cantica (così Dante definisce i tre capitoli della sua narrazione) sarà ospitata in tre luoghi della città di Milano: l’Inferno a Casa degli Artisti, il Purgatorio alla Galleria Fumagalli e il Paradiso presso la sede di Antonini Milano a Palazzo Borromeo.
Così i curatori Lóránd Hegyi e Angela Madesani annunciano il progetto: «A seguito di una lunga riflessione e di una libera interpretazione delle tre cantiche della Divina Commedia di Dante Alighieri, gli artisti francesi Anne e Patrick Poirier hanno realizzato un’imponente opera che si serve dei diversi linguaggi utilizzati dagli artisti nel corso degli anni. Tutto è iniziato durante il primo anno di Covid, quando la pandemia ha colpito il mondo. Durante i mesi di isolamento, nella loro casa della campagna provenzale, i due artisti, che lavorano insieme da oltre cinquant’anni, hanno deciso di rileggere una delle più importanti opere della letteratura occidentale. Hanno, infatti, pensato che, per la prima volta, l’umanità avesse ricevuto un chiaro messaggio sulla sua fine. Hanno, così, realizzato tre cicli coerenti e differenti fra loro. Il carattere non rappresentativo e l’immaterialità della terza parte della monumentale opera corrispondono allo spirito astratto del Paradiso dantesco, in cui le parole evocano sfere intelligibili e prospettive intellettuali e filosofiche anziché rappresentare figure e azioni. Gli artisti operano qui con immagini non mimetiche, che riflettono anche i fenomeni luminosi e atmosferici, nonché con testi che attivano riferimenti di ambito fortemente simbolico legato alla cultura dantesca ma anche a quella del nostro tempo.»
Anne e Patrick Poirier omaggiano Dante, il padre della letteratura del Paese che li ha ospitati in gioventù (in occasione della residenza all’Accademia di Francia – Villa Medici a Roma, dal 1968 al 1972), che li ha a lungo ispirati e dove spesso tornano in cerca di un contatto più prossimo con il passato e la storia classica. L’omaggio all’opera dantesca si inserisce perfettamente nell’ambito dell’indagine artistica di Anne e Patrick Poirier: fin dall’inizio del loro lavoro comune, alla fine degli anni Sessanta, riflettono criticamente sulla società contemporanea e sulla fragilità della memoria comune, attingendo a metafore, immagini e grandi narrazioni del passato, spaziando dalla mitologia classica all’architettura antica, nonché ai capisaldi della letteratura occidentale.